[PDF] Diabelli Ricordi e le melodie di Franz Schubert in Italia nell





Previous PDF Next PDF



Diabelli Ricordi e le melodie di Franz Schubert in Italia nell

44. Piano œ. ? ..œœ j œœ œœ œ. > . . ?. ? œb œœ œ œœœ r œ œ œ œœŒ f œ r œ# œ œ bbb bbb c c. Piano j œ œ. œ. œ. œ. œœœœ œ œ. Í œœœœ? œ œœœ œ œœœ. ‰œ.

CINZIA BALESTRA-DIABELLI, RICORDI E LE'MELODIE" DI FRANZ SCHUBERT IN ITALIA NELL"OTTOCENTO 123
Diabelli, Ricordi e le 'melodie' di Franz Schubert in Italia nell'Ottocento C

INZIABALESTRA

Introduzione

Sulla disseminazione della musica di Franz Schubert (1797-

1828) in Italia nell"Ottocento, le fonti musicali prese in esame

rivelano chiaramente che il primo repertorio giunto nei sa- lotti italiani tramite una variopinta tavolozza di trascrizioni, arrangiamenti, riduzioni per vari organici vocali e strumentali, fu quello delle sue 'melodie" liederistiche. Le prime edizioni di queste 'melodie", ovvero di Lieder, si collocano tra il 1840 e

1850, furono prodotte da Gaetano Longo,

1

Ricordi, France-

sco Lucca, e Teodoro Cottrau 2 e sono ancor oggi facilmente reperibili in molte biblioteche italiane, data la loro quantità e varietà che ne rivela l"immediato l"apprezzamento del pub- blico italiano. Può sembrare oggi sorprendente che i primi titoli di 'me- lodie", scelte dallo straordinario repertorio liederistico schu- bertiano, ?gurassero tradotti in italiano - così come anche i testi poetici - e in uno stile che pare omologarli, sin nel loro immediato manifestarsi, a quello delle coeve romanze da ca- mera italiane: Il Pesciolino, Desiderio di Viaggiare, L"addio, La cam- pana degli agonizzanti, per fare alcuni esempi. 3

In effetti il

termine Liedimpiegò molto tempo prima di essere adottato in vari paesi di lingua non tedesca, compresa l"Italia, dove si preferì invece il termine 'melodia" di diretta derivazione fran- cese. La pubblicazione di una raccolta di mélodies di Schubert era iniziata nel 1839 a Parigi, dove era possibile reperire gran parte della produzione liederistica schubertiana in lingua francese. L"editore francese Richault aveva infatti avviato a quella data dei rapporti diretti con Anton Diabelli, l"editore viennese unico responsabile in effetti dell"edizione dell"opera postuma di Franz Schubert ?no al 1851 e, sin dalla prima in- dagine su questo repertorio vocale in traduzione italiana, ri- sulta piuttosto evidente che fu l"editoria francese a far da tramite tra il repertorio originale in lingua tedesca e l"Italia, come recentemente hanno messo in luce studi speci?ci con- dotti sulle edizioni a stampa delle 'melodie" di Schubert pub- blicate da Ricordi durante il corso del

XIXsecolo.

4 * Il presente articolo è estratto dalla mia tesi di laurea specialistica: C INZIABALESTRA, Franz Schubert e la politica editoriale di Anton Diabelli: riflessi delle scelte dell"editore nella ricezione del compositore nel

XIXsecolo. Relatore

Licia Sirch, correlatore Pietro Zappalà. Facoltà di Musicologia di Cremona (Università degli Studi di Pavia), 2008. Sigle utilizzate nel saggio: A-Wgm = Vienna, Gesellschaft der Musikfreunde; I-Mr = Milano, Archivio storico Ri- cordi. 1 FRANZSCHUBERT, Ilpesciolino. Melodia per Soprano o tenore Con accom- pagnamento di Forte-Piano. Poesia tradotta da Temistocle Solera, Este, Gae- tano Longo, 1840: si tratta molto probabilmente della prima edizione dell"editore che il 22 giugno 1840 apre uno Stabilimento musicale Tipo-li- tografico Provinciale privilegiato, con privilegio dell"imperatore Ferdinando Iper cinque anni. Poco dopo, il 19 dicembre 1840, vende il privilegio, i di- ritti, i contratti e la totalità degli attrezzi tipografici dell"officina a Giovanni

Ricordi. Cfr. C

LAUDIOSARTORI, Dizionario degli editori musicali italiani: tipo- grafi, incisori, librai-editori,Firenze, Olschki, 1958, p. 89. 2 Compositore ed editore (Napoli 1827-1879), diventa proprietario della casa editrice Girard, trasformandola in Stabilimento musicale parteno- peo T. Cottrau, attivo ?no al 1900. Per informazioni più dettagliate sugli edi- tori nominati cfr. Dizionario degli editori musicali Italiani 1750-1930, a cura di

Bianca Maria Antolini,Pisa, ETS, 2000 e B.M. A

NTOLINI, L"editoria musicale in

Italia dal Settecento al Novecento: fonti e bibliogra?a,"Le fonti musicali in Ita- lia», 3, 1989, pp. 33-55. 3 Nell"ordine: Die Forelle(D 550), Das Wandern(D 795/1), Abschied (D liano dei Liederrichiamano la produzione musicale della romanza da sa- lotto contemporanea: cfr. L

ICIASIRCH, Musica, letteratura e arti gra?che: la

lirica da camera e l"editoria a Milano nell"età romantica, in Canoni bibliogra?ci: atti del convegno internazionale IAML-IASA, Perugia, 1-6 settembre 1996 (con- tributi italiani), a cura di L. Sirch, Lucca, Libreria Italiana Musicale, 2001, pp.

131-192. Cfr inoltre La romanza italiana da salotto, a cura di Francesco San-

vitale, Torino, EDT, 2002; C

ARLIDASTEFFAN, Cantar per salotti. La musica vo-

cale italiana da camera (1800-1850): testi, contesti e consumo,"Musicalia», 2, 2005. 4 Cfr. CESAREFERTONANI, Le edizioni dei Lieder di Schubert nell"Italia 9 Cfr. WILLIKAHL, Schuberts Lieder in Frankreich bis 1840, "Die Musik»

21, 1928-1929/1, pp. 22-31; J

ACQUES-GABRIELPROD"HOMME,Les Œuvres de

Schubert en France, in Bericht über den internationalen Kongress für Schubert- forschung, Vienna, 25-29 novembre 1928, Augsburg, Benno Filser Verlag,

1929, pp. 87-110; X

AVIERA. HASCHERT, Schubert"s reception in France: a chro- nology (1828-1928), in The Cambridge Companion to Schubert, ed. Christo- pher G. Gibbs, Cambridge, Cambridge University Press, 1997, pp. 263-269; D AVIDTUNLEY,Salons, singers and songs: a background to romantic French song,

1830-1870, Aldershot, Ashgate, 2002, pp. 89-101.

10 Cfr. OTTOERICHDEUTSCH, The Reception of Schubert"s Works in Eng- land, "The Monthly Musical Record», 1951/82, pp. 200-203 e pp. 236-239; J des 19. Jahrhunderts,"Schubert durch die Brille», 5, 1990, pp. 43-50. 11 Cfr. WALTHERDÜRR,Zur Rezeption des Schubertschen Werkes (19. Jahr- hundert), in Schubert-Handbuch, hrsg v. Walther Dürr und Andreas Krause, Schubert-Kongress Duisburg 1997: Franz Schubert, Werk und Rezeption, Duis- burg, Deutsche Schubert-Gesellschaft e.V, liche Werke, hrsg. von Dietrich Berke, Walther Dürr, Walburga Litschauer und Christiane Schumann. Vedi inoltre i cataloghi editoriali di area viennese curati da A

LEXANDERWEINMANN: Verlagsverzeichnis Peter Cappi und Cappi &hrsg. von Pierre Béhar, Herbert Schneider, Hildesheim, Georg Olms, 2007,

pp. 145-176. 5 Per il genere strumentale fanno eccezione: FRANZSCHUBERT, Grande Sonata en Si op. 147,Milan, Jean Ricordi, [1846], l.n. 18568 e I

D., Nocturne op.

148,Milan, Jean Ricordi, [1846], l.n. 18245.

6 Franz Schuberts Werke. Kritisch-durchgesehene Gesamtausgabe, Leipzig, zione completa comprende 41 volumi, suddivisi in 21 serie differenti. I Lie- der( XXserie) occuparono lo spazio di 10 volumi e raggiungono quasi il numero di 200 composizioni. 7 Cfr. FERTONANI, Le edizioni dei Lieder di Schubert, pp. 145-176. 8 ELISABETTAFAVA, Liederisti e traduttori: Zanardini legge Schubert, in Das Il seguente contributo si propone di ampliare il quadro generale qui appena abbozzato, tenendo presente non tanto l"apporto dell"editoria francese alla diffusione delle musiche di Franz Schubert in Italia, quanto il ruolo giocato dall"edito- ria viennese e in particolare dalla Diabelli & Co. Due sono gli aspetti che si intende essenzialmente evidenziare: il primo consiste nel fatto che la tradizione italiana a stampa dei Lie- der di Schubert nel

XIXsecolo è direttamente collegabile alle

scelte di politica editoriale messe in atto da Anton Diabelli tra il 1830 e il 1851; il secondo permette di dimostrare che, nonostante la derivazione della 'melodia" schubertiana pub- blicata in Italia dalla costola editoriale francese, è possibile evidenziare un diretto contatto commerciale tra la Diabelli & Co. e successivamente tra il successore di Diabelli, C. A. Spina, e la casa Ricordi, rapporto qui ricostruito anche grazie al reperimento di documenti inediti. Il lavoro ha dunque come obiettivo ?nale quello di contribuire alla conoscenza della ricezione dell"opera di Schubert in Italia nell"Ottocento.

Se per paesi come Francia

9 ed Inghilterra 10 esistono già degli studi approfonditi in merito, 11 per quanto riguarda l"Italia, l"in- dagine su questo tema affrontato autorevolmente ma solo di

recente, può rivelare ancora numerose sorprese.A metà Ottocento l"editoria musicale italiana era ormai in

gran parte concentrata nelle mani della dinastia milanese Ri- cordi che in breve divenne la principale promotrice della dif- fusione dell"opera di Franz Schubert, producendo nel giro di pochi decenni un numero sempre crescente delle sue opere, prevalentemente riconducibili al genere liederistico, e ren- dendole accessibili al mercato italiano. 5

Si iniziò con l"edi-

zione di singoli brani per giungere alla raccolta del 1883 - di un anno precedente all"iniziativa della Gesamtausgabedelle musiche di Franz Schubert, promossa in Germania dalla 6 - formata da dodici fascicoli contenenti ben 205 'melodie". 7 Le intonazioni dei testi proposte al pubblico italiano sono spesso di doppia natura: sotto il pentagramma viene collo- cata sia la versione in italiano, sia quella in francese e per- tanto mentre in Francia le mélodies schubertiane si pubblicavano con testi poetici direttamente tradotti e adat- tati alla lingua francese, in Italia, ?no alla ?ne del

XIXsecolo i

testi delle melodie sono in effetti versioni ritmiche in ita- liano derivate dalle traduzioni dal francese e, per di più, for- temente ammiccanti al lessico melodrammatico. Anche il genere liederistico di nuova importazione venne dunque ?l- trato in Italia dai gusti operistici allora predominanti. 8

Risulta

pertanto sin d"ora chiaro che la trasmissione dei testi poetici seguiva delle vie così contorte da determinarne varie forme di allontanamento dalle versioni originali e, nel contempo, da costituire testimonianze interessanti di adeguamento ai gusti del pubblico e ai modelli dominanti. 124

FONTI MUSICALI ITALIANE

CINZIA BALESTRA-DIABELLI, RICORDI E LE'MELODIE" DI FRANZ SCHUBERT IN ITALIA NELL"OTTOCENTO 125
Alt-Wiener Musikverlages, Reihe 2, Folge 23); e Verlagsverzeichnis Anton des Alt-Wiener Musikverlages, Reihe 2, Folge 24). Nei due volumi è cata- logata tutta la produzione musicale dell"editore Diabelli (?no al 1824 as- sociato con Pietro Cappi) ordinata progressivamente per numeri di lastra con relative indicazioni cronologiche per la datazione delle edizioni. La produzione musicale di Diabelli prosegue al di là del 1840, ?no cioè al

1851 (anno del suo ritiro uf?ciale dalle scene editoriali) e oltre. Se l"utilizzo

del IIvolume citato mi ha permesso di offrire un"indicazione precisa per la data di pubblicazione delle opere dell"editore entro il 1840, da questa data in poi la datazione offerta diventa invece più sommaria. Indispensabili anche:A LEXANDERWEINMANN, Anton Diabellis Werkkatalog Franz Schuberts (1852), Wien, Krenn, 1987 (Wiener Archivstudien, Folge 10) e I

GNAZWEIN-

MANN, Materialsammlung für Musikverlag Anton Diabelli,Manuskript in der

Stadt-Landesbibliothek, Wien.

12 La lettera originale è conservata presso la Handschriftensammlung della Stadtbibliothek di Vienna ed è stata pubblicata in Schubert. Die Erinne- rungen seiner Freunde, gesammelt und hrsg. von Otto Erich Deutsch, Leipzig, 13 "Tutte le restanti composizioni, che dovessero essere trovate e le quali dovessero essere considerate adatte per essere date alle stampe». 14 La maggior parte della musica di Schubert è stata pubblicata po- stuma. Dalle stime di Walther Dürr e Andreas Krause si tratta di: 3 com- posizioni cameristiche (un Quartetto, un Trio per archi e pianoforte e un Duo per violino e pianoforte), 56 opere di varia estrazione per piano- forte a quattro mani (1 Sonata, 2 Divertimenti, 2 Ouverture, 14 Marce, 10 Polacche, 24 Variazioni), 13 opere per pianoforte solo (3 Sonate, 1 Fantasia,

2 Improvvisi, 6 Moments musicaux), 193 danze per pianoforte solo, 4 com-

posizioni sacre (tra cui una Messa), 22 Lieder per più voci e 181 Liederper voce sola, per un totale di 472 pezzi pubblicati, all"interno di una produ- zione formata da 998 numeri di catalogo accertati (cfr. Schubert und seine

Verleger, in Schubert-Handbuch, pp. 66-77).

15 Diabelli si ritira il 23 gennaio 1851. L"annuncio del suo ritiro appare sulla "Wiener Zeitung» il 1° gennaio 1852. 16 Cfr. "Donau-Zeitung», 29 marzo 1863: "Wenn wir gewisse Wiener durch die Praterallee fliegen sehen, so begreifen wir den edlen Stolz und den Übermut der vorgespannten Pferde, denn sie werden, gleich den Ros- sen des homerischen Sonnengottes, mit Ambrosia gefüttert - mit den Lie- dern Franz Schuberts...». (Quando vediamo sfrecciare certi ben noti editori musicali sulla loro luccicante Phaeton [carrozza sportiva all"epoca molto di moda, trainata da due cavalli e provvista di quattro grandi ruote] lungo le strade di Vienna o lungo la Prater Allee, comprendiamo il nobile orgoglio e la spavalderia dei cavalli aggiogati: al pari dei destrieri dell"ome- rico Dio Sole, essi sono nutriti con Ambrosia - con i Liederdi Franz Schu- bert). Diabelli e il suo successore C. A. Spina furono proprietari esclusivi delle opere lasciate inedite dal compositore fino alla fine degli anni "60 del XIXsecolo. Il riferimento dell"articolo citato a Diabelli ed a Spina risultò all"epoca e risulta oggi estremamente evidente. le opere teatrali, le messe, le sinfonie, gli oratori, le ouver- ture, le composizioni vocali polifoniche e le cantate per or- chestra, generi ritenuti più dif?cili da pubblicare e mettere in commercio. Tutta la rimanente parte della produzione musi- cale allora rimasta manoscritta di Schubert 14 andò ad arric- chire i magazzini della Diabelli & Co. Una volta acquistati i manoscritti, l"editore Diabelli - tra il ?nire del 1829 e il 1851, anno questo del suo ritiro uf?ciale 15 - divenne il principale e unico editore delle musiche di Franz Schubert e, speculando sulle sue melodie più celebri, riuscì a costruire una auten- tica fortuna come la pubblicistica coeva non mancò di sotto- lineare. 16 In poco più di un ventennio venne così deciso non solo il destino dell"opera postuma di Schubert, ma se ne con- dizionò pesantemente anche la ricezione. La politica edito- riale perseguita da Anton Diabelli a tal proposito contribuì in

maniera determinante a fomentare e a consolidare un frain-1. Anton Diabelli principale editore dell"opera postuma di

Schubert

Pochi giorni dopo la morte di Schubert, precisamente il 29 novembre 1829, Anton Diabelli (1781-1858), uno dei più 'vo- raci" editori viennesi del

XIXsecolo, entra in possesso di gran

parte dell"opera ancora inedita del musicista, tramite quello che oggi può ritenersi uno dei più redditizi accordi commer- ciali stipulati dall"editoria musicale ottocentesca. L"offerta giunse direttamente da Ferdinand Schubert, fratello maggiore del compositore, nella cui dimora erano rimasti innumerevoli manoscritti inediti di Franz. All"epoca la musica di Schubert era perlopiù nota a una ristretta cerchia di amici e il valore del lascito era evidentemente dif?cilmente stimabile. Lo stesso Ferdinand, nella stipula del contratto con Diabelli (re- datto sotto forma di lettera), 12 propone la vendita di tutti i Liedere la maggior parte della musica da camera ancora ine- tionen, falls sich noch einige vor?nden, und dieselben zur

Herausgabe geeignet sein sollten».

13

Vennero invece escluse

FONTI MUSICALI ITALIANE

126
17 Si tratta di Schubert. Die Erinnerungen.Trad. it. parziale: Schubert. L"amico e il poeta nelle testimonianze dei suoi contemporanei, a cura di Enzo Restagno e Anna Rastelli,Torino, EDT, 1999. Seguita dai volumi Franz Schu- bert: Die Dokumente seines Lebens, a cura di Otto Erich Deutsch, Leipzig, tere tradotti e commentati, a cura di Luigi Della Croce, Lucca, Akademos & Lim, 1996; e Franz Schubert: Thematisches Verzeichnis seiner Werke in chrono- logischer Folge.Neuausgabe in deutscher Sprache, bearbeitet und heraus- gegeben von der Editionsleitung der Neuen Schubert-Ausgabe und W. 18 Vedi per esempio: WILLIKAHL,Verzeichnis des Schrifttums über Franz Schubert, 1828-1928. Regensburg, G. Bosse, 1938; E

RNSTHILMAR, Bausteine

zu einer neuen Schubert Bibliographie - vornehmlich der Schriften von 1929 bis

2000, "Schubert durch die Brille», 25, 2000, pp. 98-302 e Franz Schubert in

AURICEJ.E. BROWN, Schubert. Eine Kriti-

sche Biographie, Wiesbaden, 1969; B

ERNARDPAUMGARTNER, Schubert, ed. it. a

cura di Piero Buscaroli, trad. di Sergio Sablich, Milano, Mondadori, 1981 (ed. orig.: Zürich, Atlantis, 1947); H

ARRYGOLDSCHMIDT, Franz Schubert. Ein

Lebensbild, Berlin, Henschelverlag, 1954 (trad. it. di Elena Caprotti, Lucca,

LIM, 1995).

19 Nel 1856 inizia a circolare a Vienna una sorta di fiaba di ispirazione

schubertiana ad opera dello scrittore Moritz Bermann, dal titolo Der Lie-derfürst, Il Principe del Lied. Il 10 settembre del 1864 veniva rappresentato a

Vienna un Liederspielin un atto dal titolo Franz Schubert composto da Franz von Suppé. Nel 1912 viene pubblicata la novella Schwammerl: ein Schubert Roman, scritta da Hans Rudolf Bartsch (Graz 1873-1952) che Vienna 1924). La novella di Bartsch (pubblicata anche in Italia: La casa delle tre ragazze: il romanzo di Schubert, trad. di Emilia Durini, Milano, Fratelli Tre- ves, 1936) riprende nel titolo Schwammerl, il nomignolo dato a Schubert dai suoi amici, traducibile con "funghetto", ispirato probabilmente alla sua corporatura, che certo non favorì il consolidamento della credibilità di Schubert come musicista. Il Singspieldi Berté, La casa delle tre ragazze in- quale Schubert era solito intrattenere gli ospiti della donna con la sua musica, ha come tema centrale gli sfortunati e maldestri rapporti di Schu- bert con il mondo femminile. L"opera contribuì alla diffusione di un gran numero di vignette ed illustrazioni oleografiche a tema. 20 Cfr. WEINMANN, Anton Diabellis Werkkatalog Franz Schuberts (1852). 21
Si tratta degli editori viennesi Carl Anton Spina, diretto successore di Diabelli, dal 1851 fino al 1867 e Johann Peter Gotthard, che dal 1870 si presenta sulla scena editoriale come il nuovo editore schubertiano. Al primo si devono tre pubblicazioni di raccolte liederistiche (in particolare op. 165, op. 172 e op. 173), al secondo varie pubblicazioni di Liedera più voci ancora inediti e soprattutto la pubblicazione di una raccolta di 40 Liederper voce sola ancora inediti da titolo Neueste Folge Nachgelassener goglio della pubblicazione è così evidente che spinge l"editore a dedicare ognuno dei quaranta Liederdella raccolta ad un"importante personalità del panorama musicale contemporaneo di volta in volta diversa. immortali, struggenti e nostalgiche; lo considerava un musici- sta che componeva di getto, in maniera 'naturale", ispirato da sentimenti spontanei, ma privo di nozioni tecniche e della scienza del comporre. Sotto il pro?lo umano i tratti del mu- sicista venivano poi disegnati quali quelli di un personaggio dal carattere dimesso e schivo, semplice e buono, trasandato nel vestire, buffo nell"aspetto, ma capace di commuovere gli animi e toccare le corde più profonde del cuore del suo pubblico.

La politica editoriale perseguita da Diabelli,

20 da una parte pose le basi di questo tipo di ricezione, dall"altra contribuì a consolidare l"idea di un musicista esclusivamente autore di Lieder,segnando così quel tracciato che gli editori successivi intrapresero senza esitazione. 21

Diabelli infatti si concentrò

prevalentemente sulla pubblicazione del Lied - ritenuto il ge-

nere che più incontrava i gusti del pubblico viennese del-tendimento storico relativo alla conoscenza dell"opera schu-

bertiana, protrattosi ?no quasi alle soglie degli anni '40 del "900. Il percorso di riscoperta degli autentici e molteplici aspetti dell"opera schubertiana cominciò grazie principal- mente ad Otto Erich Deutsch, il quale iniziò la raccolta delle testimonianze e dei documenti inerenti la vita di Schubert nel 1912 per terminarla solo nel 1957. 17

A seguito della pa-

ziente opera di Deutsch, la ricerca elaborò e produsse nuove biogra?e schubertiane che presero via via le distanze da quelle precedenti. L"intento comune e lo sforzo di questi nuovi lavori novecenteschi fu quello di estrarre l"immagine del compositore da quella che veniva spesso de?nita 'una pa- tina di melassa" nella quale il musicista era stato sprofondato dagli eventi del

XIXsecolo. Non solo l"apporto di Deutsch,

ma anche gli studi di Willi Kahl, Bernhard Paumgartner, Harry Goldschmidt, Maurice John Edwin Brown, Ernst Hilmar, 18 per citare solo alcuni fra i più importanti, evidenziarono sempre con attenzione i fraintendimenti ottocenteschi, segnalando un vero e proprio punto di svolta e di rottura negli studi de- dicati a Schubert. L"immaginario collettivo del

XIXsecolo ri-

teneva infatti Schubert Der Liederfürst, 19 l"autore di melodie CINZIA BALESTRA-DIABELLI, RICORDI E LE'MELODIE" DI FRANZ SCHUBERT IN ITALIA NELL"OTTOCENTO 127
22
Cfr. WALTHERDÜRR, Franz Schuberts nachgelassene musikalische Dich- tungen. Zu Diabellis "Nachlaßlieferungen" und ihrer Ordnung, in Festschrift Wolf- gang Rehm zum 60. Geburtstag am 3. September 1989, hrsg. von Dietrich 23
Cfr. BALESTRA, Franz Schubert e la politica editoriale di Anton Diabelli, pp.

165-183. Gli interventi si concentrano in particolar modo nell"inserimento

di introduzioni e chiuse spurie, trasposizioni, cambiamenti di dinamica e in- fine alterazioni del testo poetico intonato. 24
Come risulta evidente dalla lettura del catalogo storico della ditta gestita da Spina dopo Diabelli. Cfr. Verlags-Catalog der k.k. Hof-und privileg. Kunst-& Musikalien-Handlung Carl Anton Spina in Wien, 1872. L"edizione da me consultata è conservata a Vienna presso l"Archivio della Gesellschaft der Musikfreunde. 25
Il titolo della raccolta liederistica Schwanengesang(D 957) scelto dall"editore Tobias Haslinger per dare alle stampe gli ultimi Lieder di Schu- bert (realizzando un ulteriore e 'falso" ciclo liederistico) contribuì note- volmente alla diffusione di tale convinzione: presso l"editore erano infatti reperibili gli ultimi e i più bei 'canti del cigno" viennese. 26
La richiesta delle composizioni liederistiche schubertiane tuttavia non interessò l"ultima fase della produzione liederistica dell"autore. In par- ticolare i cicli liederistici Die Winterreise(D 911) e Schwanengesang(D 957) restarono, con pochissime eccezioni, per molto tempo totalmente ignorati. 27
Mendelssohn di dirigere la sinfonia Die Grosse: su raccomandazione di Schumann, che consigliava loro di entrare in affari con Ferdinand, essi de- cisero di far eseguire l"opera di Schubert nel corso della stagione sinfonica della prestigiosa Gewandhaus di Lipsia. Il 12 gennaio 1839 gli editori tede- Nel 1851 venne data alle stampe una nuova raccolta lie- deristica dal titolo Immortellen. Auswahl der beliebtesten Ge- diverrà il modello per gli editori musicali successivi. La rac- colta includeva in un unico fascicolo trenta Lieder, già pubbli- cati in passato ma che per la prima volta figuravano con il titolo di Immortellen, melodie immortali. Il 1851 è anche l"anno in cui l"editore viennese abbandona le scene editoriali. Questa sua ultima pubblicazione può quindi rappresentare il vertice della politica editoriale di Diabelli relativamente al- l"opera schubertiana, il raggiungimento di un intento che avrebbe contribuito a limitare l"immagine di Schubert a quella del 'più bel cigno cantore" che Vienna avesse mai avuto. 25
Tale prospettiva si era diffusa dal 1830 nell"immagi- nario collettivo europeo e da quel momento i più impor- tanti editori musicali iniziarono ad interessarsi alle 'melodie" di Schubert. 26
Il grande impegno di Richault in Francia è già festò il suo interesse già nel 1839 quando incaricò Robert Schumann di procurargli nuovi Liedera Vienna, presso Ferdi- nand Schubert, il quale però non era più in possesso di un singolo pezzo di questo genere. L"incontro fra Ferdinand e Robert ebbe comunque un importante esito in quanto Schu- mann poté vedere e conoscere la partitura della sinfonia Die Grosse(D 944), ancora in possesso di Ferdinand. In breve tempo una copia dell"opera passò dalle mani di Schumann a quelle di Felix Mendelssohn il quale, il 12 dicembre 1839, le diede per la prima volta vita alla Gewandhaus di Lipsia. 27
Ful"epoca -, per il quale vennero realizzati progetti editoriali peculiari e notevolmente curati nella veste gra?ca. Ad ecce-quotesdbs_dbs25.pdfusesText_31
[PDF] bbbb CCCC .. .. .. .. .. .. .. .. œ œœ œ ? œ œ ? œ œ ? œ œ œ œœ œ ? œ

[PDF] BBBCYCLING.COM PRODUCT GUIDE 2016 - Pétrole

[PDF] bbbœ œœœœœ w œœ œ œœ œ œ œ

[PDF] BBC ( Blemish Balm Cream )

[PDF] BBC - Académie de Clermont

[PDF] BBC - Travel - Hong Kong`s international art fair - Anciens Et Réunions

[PDF] bbc .. .. F œœ œ œœœœœ œœœœ œœœœœœ .? œœ œ œœœœœ

[PDF] BBC 2 - Ode.ma

[PDF] BBC Active GCSE Bitesize French complete revision and practice - France

[PDF] BBC Burundi : un colonel tutsi tué Source: BBC 25 mai 2016 - Anciens Et Réunions

[PDF] BBC Iran : levée des sanctions internationales 17 janvier 2016 La

[PDF] BBC Khartoum bloque le pétrole du Soudan du sud Source: BBC 6 - Anciens Et Réunions

[PDF] BBC Referendum en Egypte Source: BBC 14 décembre, 2012 L

[PDF] bbc weather forecast - Anciens Et Réunions

[PDF] bbcc F ? œ œœ œ ..œœ J œœ?? .œ j œ ? ? ? œ œœ œjœ# œ j œ ?# .œ - Anciens Et Réunions