LA STRUTTURAZIONE E LA GRAFICA DEL GIORNALE LA CRISI DEL degli articoli, i titoli e la loro grandezza, le fotografie Nella composizione «a freddo»
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I giornali sono strutturati in modo che il lettore possa avere questo colpo d'occhio e 1) i titoli presentano sinteticamente il contenuto degli articoli e spesso
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Il giornalista ne ha uno solo anche quando deve occuparsi di medicina, giudiziaria, cronaca nera, politica, sindacale: il linguaggio della chiarezza Semplificare la
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alla narrazione dei fatti essenziali in maniera sintetica Se particolarmente concisa, la notizia è detta breve Servizio Indica un articolo strutturato come un pezzo
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Il modo migliore è quello di andare nel luogo dov'è avvenuto o dove sta avvenendo il fatto che si deve raccontare Una partita di calcio, ad esempio, si racconta
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Il giornale
È la stampa, bellezza!
"È la stampa, bellezza! E tu non ci puoi far niente. Niente!»,è la frase-simbolo che
il giornalista Ed Hutchinson-Humphrey Bogart pronuncia nel filmL'ultima minacciaprima
di smascherare nel suo articolo il boss malavitoso che lo minaccia. È la stampa bellezza! Manuale di sopravvivenza per chi scrive sui gio rnali e chi li leggeè il titolo di un recente libro fortemente sarcastico scritto da un i gnoto giornalista milanese di ventennale esperienza, che descrive la vita occulta di una r edazione e rileva com'è diventato il ruolo del giornalista, le cui scelte (e quelle del suo giornale) vengono variamente influenzate, per esempio dagli uffici stampa. Sembra quindi che la libertà di stampa faticosamente ottenuta nel 1695, poi più volte
perduta, repressa, perseguitata nel corso dei tre secoli seguenti, non s ia più il vessillo di cui il giornalista moderno dovrebbe giustamente andare fiero. Anzi, a ttualmente il giornalismo pare essersi piegato a quello che Musil chiama l'Arte di Non Sapere. È un'Arte che si pratica attuando una meticolosa selezione di quan to non conviene sapere, sia dal punto di vista individuale, sia collettivo, e in base a questa s elezione si offre un surrogato. Il quarto potere, che è stato la voce di chi non aveva voce nella soc ietà e nello Stato, ora genera nel cittadino comune un senso di diffidenza. Irritato e spaventat o dall'ambivalenza assunta dalla parola, verifica, quando può e quando ne è capace, o gni riga del giornale perché, come afferma il poeta Horst Bienek, di ogni tesi si può sc rivere anche l'antitesi ed è indispensabile sospettare "dei titoli scritti in grassetto... / degli articoli di fondo / delle inserzioni / delle quotazioni / delle lettere al direttore...» , perch redattori sono "furbetti» e perché non bisogna smettere "di diffidare dei v ostri giornali / anche quando cambiano i redattori / o i governi». Allora, non leggere più giornali? No, anzi, leggerne molti! Ma è n ecessario: Quando avrà imparato questo, il cittadino sarà capace di analizzar e un articolo di giornale, di valutare criticamente le notizie che vi compaiono, di indiv iduare anche ciò che viene taciuto. E finalmente, non più intimidito dalle parole difficili indirizzate a pochi, leggerà il giornale con serenità e si sentirà un poco più libero.__ _g 2Modulo
UNITÀ
LA STORIA DEL GIORNALE DALLE ORIGINI AI GIORNI NOSTRILA STRUTTURAZIONE E LA GRAFICA DEL GIORNALE
LA CRISI DEL QUOTIDIANO E IL GIORNALE
ON LINE2.3
2.2 2.1 __ _g 24Dal vocabolo inglese mass, che indica "la massa», e da quello latino media, plurale del termine medium che significa letteralmente "mezzo», è nata l'espres- sione mass media, usata per indicare i mezzi di co- municazione che raggiungono una grande quantità di persone: la stampa, la radio, il cinema, la televisione e i loro derivati. Grazie ai mass mediaogni giorno ve- niamo a conoscenza delle più svariate notizie, la cui quantità e rapida diffusioneè una caratteristica del- l'attuale società. Il fondatore del prestigioso quotidiano francese "Le
Monde» affermò che
la radio lancia le notizie, la te- levisione le fa vedere, il giornale le spiega . In effetti, "leggendo» le notizie proposte dai giornali, la nostraopinione risulta, per il diverso tipo di attenzione usa-to, assai più ponderata e analitica, e quindi approfon-dita, che non "ascoltandole» o "vedendole». Inoltreil giornale informa su ciò che accade nel mondo inmodo più dettagliato e ricco di particolaridi quanto
normalmente avviene con la radio o la televisione. Con la parola "giornale» di solito si intende il "quoti- diano», cioè la pubblicazione che esce ogni giorno. Gli altri giornali, a seconda dell'intervallo di tempo che intercorre tra un numero e il successivo (periodi- cità), possono essere settimanali, quindicinali, men- sili , bimestrali, e così via, perciò vengono generica- mente chiamati "periodici» . Il loro contenuto varia dal gossippiù pettegolo, alle notizie di attualità e di politica, alle informazioni di approfondimento su ar- gomenti specifici. Giornale = indispensabile mezzo di comunicazione di massaModulo 2Il giornale
2.1I giornali di un passato lontano
Il giornale è un mass-mediumrelativamente recente, la cui nascita può risalire a circa quattro secoli fa, ma i suoi antenati risalgono a molto tempo prima. L'idea di informare i cittadini a intervalli regolari è molto antica: è già presente negli acta diurna, reso- conti a carattere ufficiale di avvenimenti riguardanti la vita della città che, dal tempo di Cesare, venivano affissi nell'antica Roma. Allo stesso bisogno di comu- nicare informazioni rispondono le cronachee gli an- nalimedioevali.Il lungo cammino della stampa comincia con i
sigillie gli stampi su cera o argillain uso nel 2800 a.C.in Me- sopotamia e in Iran e prosegue fino alla matrice tabel- laredei romani (una pagina incisa in legno, in un pez- zo solo, non scomponibile, di lunga e costosa fabbrica- zione che permetteva di riprodurre più volte lo scrittoo il disegno inciso). Successivamente in ambito orien-tale (Cina, Corea) si giunse, probabilmente intorno alVI secolo d.C., alla riproduzione di scritti e disegni innumerose copie, chiamate xilografie, ottenute realiz-
zando con legno molto duro matrici in rilievo che veni- vano inchiostrate e poi impresse su carta o seta.Creatore della
tipografiamoderna è il tedescoJohann Gutenberg(1390-1468) che realizza una
grande invenzione, con la quale si compie un pro- digioso balzo in avanti nella diffusione delle idee e nella conoscenza degli avvenimenti: la stampa a caratteri mobili (1448). A vvalendosi di tecniche e procedimenti già noti da tempo e delle sue conoscenze di orafo, Gutenberg in- venta un sistema semplice e geniale per riprodurre i caratteri scritti: crea una serie di stampi singoli, uno per ogni carattere , che combinati in parole rendono La storia del giornale dalle origini ai giorni nostri __ _g La storia del giornale dalle origini ai giorni nostri 2.1 25L'arte grafica, nata a
Magonza(l'odierna Mainz) grazie
all'importante innovazione tecnologica di Gutenberg, si diffonde velocemente prima in altre città tedesche poi nel resto dell'Europa, trovando in Veneziail centro che imprime a quest'arte l'impulso maggiore. Tuttavia alla nascita del giornale contribuiscono an- che l'incontro e l'evoluzione di vari fattori economici, sociali e politici: Nel 1597 uno stampatore svizzero pubblica ogni me- se una stampa con le notizie dei fatti più rilevanti ac- caduti in Europa. Nel 1609, in Germania, vengono diffusi dei fogli di notizie, dettiAvisa. possibile formare righe e pagine sempre nuove. Com-posta la pagina, i caratteri vengono impressi sullacarta con il torchio da stampa, un semplice adatta-mento del torchio da vino, poi le lettere vengono riu-tilizzate per comporre altre pagine.Questa invenzione costituisce una tappa fondamen-tale per la nostra civiltà, in quanto permette di stam-
pare libri a minor costo e di stampare un numero mol- to alto di copie in tempi di lavorazione assai più bre- vi rispetto ai volumi copiati a mano. Viene agevolata così la diffusione della culturadalle ristrette cerchie degli studiosi e dei ricchi a strati più ampi di popola- zione a reddito medio, come artigiani e mercanti, e aumenta il numero dei lettori. Agli inizi del Seicento, a Venezia, i fogli degli avvisi vengono venduti al prezzo di una moneta chiamata gazzettae il nome passa ad indicare, secondo alcuni studiosi, questo tipo di pubblicazione. Sono stampe diffuse a periodicità regolare che contengono notizie e annunci di vario genere e che tirano poche centinaia di copie, in gran parte finanziate dai governi. Nel Seicento nascono anche i primi periodici cultu- rali specialistici diretti a un pubblico colto. Nel 1665 esce a Londra un periodico di notizie, il "London Gazette», sul quale, nella parte superiore della prima pagina, compare la testata , dove sono evi- denziate le caratteristiche del periodico: anno e nu- mero (dall'inizio della pubblicazione), data di uscita e prezzo, indirizzo della direzione e della redazione