[PDF] ESERCIZI SUI PUNTI DI NON DERIVABILITA TRATTI DA TEMI D’ESAME



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~j a ~i tangente verticale C demi-tangentes

Cf admet une tangente verticale au point d’abscisse a Cf admet deux demi-tangentes Cf n’admet aucune tangente lim x7a f(a+h) f(a) h = +1 (ou 1 ) lim x 7a f(a+h) f(a) h x 7a+ f(a+h) f(a) h lim x7a f(a+h) f(a) h n’existe pas Cf admet une tangente verticale au point d’abscisse a Cf admet deux demi-tangentes Cf n’admet aucune tangente



PUNTO ANGOLOSO

una tangente verticale FLESSO A TANGENTE VERTICALE lim x→ x0 + f '(x)=lim x→x0-f '(x)=±∞ Esempio: f (x)=√3x Sia f(x) una funzione continua e non derivabile in x0 In x0 c'è una flesso a tangente verticale se esistono lim x→ x0 + f '(x) e lim x→ x0-f '(x) sono entrambi infiniti e hanno lo stesso segno Geometricamente vuol dire



Dérivabilité Cours dérivable en a lim L x a L sappelle le

verticale bas vertical a une demi tangen e te dirie o o f le x x f gée vers le haut Mêmes signes + par + ou - par - donne une demi tangente verticale dirigée vers haut Si les signes sont contraires, ça donne une demi tangente verticale dirigée vers le bas



Dérivation - Mathématiques en ECS1

Dé nition 15 6 (Tangente) Etudier laposition relative de fpar rapport à sa tangente, c'est étudier le signe de f(x) f(x 0) f0(x 0)(x x 0): Méthode 15 3 (Position relative) Lorsque le taux d'accroissement diverge vers +1ou 1 , on dit que C f admet ladroite d'équation x= x 0 comme tangente verticale en x 0 Dé nition 15 7 (tangente verticale)



ETUDE DES FONCTIONS - AlloSchool

IV) DEMI-TANGENTE VERTICALE Propriété : Soit ???? une fonction définie sur un intervalle de la forme [ , + ????[Si ???? est continue à droite de et lim xa f x f a o xa rf Alors la courbe ???? admet une demi-tangente verticale à droite de Interprétation géométriques V) LES ELEMENTS DE SYMETRIE D’UNE COURBE



MASSIMI, MINIMI E FLESSI

punti in cui si annulla y’’ risultano punto di flesso e d’altra parte si possono avere pure dei flessi in cui y’’ non si annulla (basti pensare ai flessi a tangente verticale) Calcolare le corrispondenti ordinate dei punti trovati



ESERCIZI SUI PUNTI DI NON DERIVABILITA TRATTI DA TEMI D’ESAME

PUNTO A TANGENTE VERTICALE Diciamo che x 0 e un punto a tangente verticale per f se la derivata destra e la derivata sinistra di fin x 0 valgono entrambe 1e sono di segno concorde Cio e f0 (x 0) = +1e f 0 + (x 0) = +1; oppure f0 (x 0) = 1 e f 0 + (x 0) = 1 : Ricordiamo anche l’importante teorema che collega continuit a e derivabilit a di una



DÉRIVATION - TuxFamily

L’idée est alors que plus hsera petit, plus la droite (AMh) se rapprochera de la tangente, et plus ph se rapprochera de la pente de la tangente Pour nous, grands mathématiciens du XXIe siècle, il suffit donc de faire tendre hvers 0 et de prendre la limite de ph, si elle existe p= lim h→0 f(a+h)−f(a) h

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ESERCIZI SUI PUNTI DI NON DERIVABILIT

A TRATTI DA

TEMI D'ESAME

a cura di Michele Scaglia

FUNZIONI DERIVABILI

Siaf: domf!Runa funzione e siax02domfdi accumulazione per domf. Chiamiamoderivata prima difinx0il valore (nito o innito) del limite lim x!x0f(x)f(x0)xx0; o, equivalentemente, eettuando il cambiamento di variabilexx0=h, lim h!0f(x0+h)f(x0)h Il valore del precedente limite viene denotato con uno dei simboli f

0(x0) ,y0(x0); Df(x0):

La funzionefsi dicederivabile inx0se il precedentelimite esiste nito. Cio signica che devono esistere niti e coincidere i limiti lim h!0f(x0+h)f(x0)h ;lim h!0+f(x0+h)f(x0)h o, equivalentemente, lim x!x

0f(x)f(x0)xx0;lim

x!x+

0f(x)f(x0)xx0:

Ricordiamo che i precedenti limiti vengono detti rispettivamentederivata sinistraederi- vata destradifinx0e indicati con i simboli f

0(x0); f0+(x0):

Quindi, riepilogando, diciamo chefe derivabile inx0se e solo se (1)9f0(x0)6=1;9f0+(x0)6=1ef0(x0) =f0+(x0): Una funzionef: domf!Rper cui inx02domfnon valga la condizione (1) si dicenon 2 derivabile inx0e il puntox0si dicepunto di non derivabilitaperf. A seconda del tipo di negazione della (1) si hanno tre tipi di punti di non derivabilita.

PUNTO ANGOLOSO

Diciamo chex0e unpunto angolosoperfse esitono e sono diverse derivata destra e de- rivata sinistra difinx0e almeno una delle due e nita.

PUNTO DI CUSPIDE

Diciamo chex0e un punto dicuspideperfse derivata destra e derivata sinistra difin x

0valgono1e sono di segno discorde.

Cioe f

0(x0) = +1ef0+(x0) =1;oppuref0(x0) =1ef0+(x0) = +1:

PUNTO A TANGENTE VERTICALE

Diciamo chex0e un puntoa tangente verticaleperfse la derivata destra e la derivata sinistra difinx0valgono entrambe1e sono di segno concorde. Cioe f

0(x0) = +1ef0+(x0) = +1;oppuref0(x0) =1ef0+(x0) =1:

Ricordiamo anche l'importante teorema che collega continuita e derivabilita di una funzionef in un puntox0.

TEOREMA

Sefe derivabile inx0, allorafe continua inx0.

In formule:

fderivabile inx0=)fcontinua inx0:

Non vale il viceversa.

Cioe, una funzione continua in un puntox0non e detto che sia derivabile inx0.

In formule

fcontinua inx06=)fderivabile inx0 Si pensi ad esempio ai punti di non derivabilita appena classicati. Un punto angoloso perfe 3 un punto in cui la funzione e continua ma non e derivabile (essendo diverse derivata destra e sinistra). In base alla denizione data, per vericare se una funzione e derivabile in un puntox0, e necessario calcolarsif0(x0) ef0+(x0), vale a dire calcolarsi due limiti. In realta, in molti contesti, si puo evitare di procedere con il calcolo dei due limiti del rap- porto incrementale.

Vale infatti il seguente teorema:

TEOREMA (del limite della derivata)

Siaf: domf!Runa funzione denita e continua inI(x0) e derivabile inI(x0) tranne eventualmente inx0.

Se esiste (nito o innito) il limite

lim x!x

0f0(x)

allora esiste anche la derivata sinistraf0(x0) difinx0e si ha f

0(x0) = lim

x!x

0f0(x):

Analogamente, se esiste (nito o innito) il limite

lim x!x+

0f0(x)

allora esiste anche la derivata destraf0+(x0) difinx0e si ha f

0+(x0) = lim

x!x+

0f0(x):

Questo teorema di consente di ricondurre il calcolo della derivata sinistra e destra al calcolo del limite della derivata prima dif(calcolata con le usuali regole di derivazione) perx!x0ox+0, a patto che tali limiti esistano.

Nel caso in cui, ad esempio, non esista

lim x!x+

0f0(x);

non si puo concudere nulla circa il valore della derivata destra difinx0: per il suo calcolo bisogna procedere utilizzando la denizione (vale a dire, facendo il limite destro del rapporto incrementale).

Stesso discorso per la derivata sinistra.

4

ESERCIZI SVOLTI

1)[T.E. 03/04/2007]

Siaf:R!Rla seguente funzione:

f(x) =8 :sin(x)8xsex <0; (1)px+ cosxsex0: Dire per quali valori diela funzionefe continua e derivabile inx= 0. Negli altri casi classicare il tipo di discontinuita e di non derivabilita inx= 0.

Svolgimento.

Cominciamo a studiare la continuita difinx= 0 (condizione necessaria per poter sperare nella derivabilita).

La funzionefe continua inx= 0 se e solo se

lim x!0f(x) =f(0) = lim x!0+f(x): Consideriamo il limite destro (che, vista la denizione dif, coincide conf(0)). Dalla continuita delle funzionipxe cosxsi ha f(0) = lim x!0+f(x) = lim x!0+(1)px+ cosx= (1)p0 + cos0 = 1: Per quanto riguarda il limite sinistro difin 0, conviene anzitutto studiare il caso in cui= 0.

Per= 0, si ha, per ognix <0,

f(x) =sin(0x)8x= 0; da cui, banalmente, lim x!0f(x) = lim x!00 = 0: Ne segue che per= 0 la funzionefe discontinua inx= 0 in quanto lim x!0f(x) = 0 ef(0) = lim x!0+f(x) = 1: e presenta un punto di salto con

S=j01j= 1:

Non essendo continua,fnon puo essere derivabile inx= 0 quando= 0. 5

Se, invece,6= 0, ricordando il limite notevole

lim t!0sintt = 1; dal quale sinttpert!0; risulta, per il teorema di sostituzione cont=x!0, sin(x)xperx!0:

Si ha quindi

lim x!0sin(x)8x= lim x!0x8x=8 Se6= 0, la funzionefrisulta continua inx= 0 se e solo se 8 = 1; da cui = 8: Pertanto, per= 8 la funzionefe continua inx= 0 per ogni2R(infatti, il parametro non e mai intervenuto nello studio della continuita dif). Tale funzione potrebbe essere derivabile inx= 0, come potrebbe non esserlo. Sappiamo infatti che la continuita in un punto non e suciente a garantire la derivabilita in quel punto. Calcoliamo quindi la derivata prima della funzione continua f(x) =8 :sin(8x)8xsex <0; (1)px+ cosxsex0; utilizzando le usuali regole di derivazione.

Calcoliamo separatamente i vari contributi.

Partiamo dalla derivata di

sin(8x)8x=18 sin(8x)x

Risulta

18 sin(8x)x 0 =18 cos(8x)8xsin(8x)1x

2=8xcos(8x)sin8x8x2:

6

Per quanto riguarda

(1)px+ cosx; si ha (1)px+ cosx0= (1)12 px sinx:

Pertanto risulta

f

0(x) =8

:8xcos(8x)sin(8x)8x2sex <0 (1)12 px sinxsex >0: Come gia richiamato precedentemente, possiamo dire (grazie al teorema del limite della deri- vata) chefe derivabile inx= 0 se e solo se lim x!0f0(x) = lim x!0+f0(x)6=1 (a patto che tali limiti esistano. Nel caso in cui non esistessero, bisognerebbe procedere, come da denizione, con il calcolo dei limiti sinistro e destro del rapporto incrementale).

Dobbiamo quindi fare in modo che

lim x!08xcos(8x)sin(8x)8x2= lim x!0+ (1)12 px sinx e che il valore comune dei precedenti limiti sia nito.

Studiamo

lim x!08xcos(8x)sin(8x)8x2:

Tale limite si presenta nella forma indeterminata

00 . Cerchiamo di risolverlo con la regola di

De L'Hopital.

Si ha lim x!08xcos(8x)sin(8x)8x2H=lim x!08cos(8x)8xsin(8x)8cos(8x)816x= lim x!064xsin(8x)28x= lim x!032x= 0 (si e usato il limite notevole lim t!0sintt = 1, combinato col teorema di sostituzione). 7 Esistendo il limite sinistro della derivata prima, esiste anche la derivata sinistra, in partico- lare si ha f

0(0) = 0:

Calcoliamo ora il limite destro, vale a dire

lim x!0+ (1)12 px sinx

Cominciamo con l'osservare che

lim x!0+12 px =10 += +1e lim x!0+sinx= 0:

Pertanto, se

1 = 0;

ossia se = 1; scompare l'addendo che tende all'innito, da cui lim x!0+f0(x) =f0+(0) = 0; e di conseguenza la funzionefe derivabile inx= 0 (in quanto derivata sinistra e destra dif in 0 coincidono e sono entrambe nite).

Se invece6= 1,

lim x!0+f0(x) =1 0 =1; dove il segno dell'innito e + se >1 ese <1. In ogni caso, se6= 1, nel puntox= 0 si ha un punto angoloso, in quanto f

0(0) = 0 ef0+(0) =1:

Riepilogando

se6= 8,fnon e continua inx= 0 per ogni2R; quindi non puo essere derivabile in x= 0; se= 8 e= 1,fe continua e derivabile inx= 0; 8 se= 8 e6= 1,fe continua inx= 0 ma non e derivabile inx= 0 e presenta unpunto angoloso. 9

2)[T.E. 10/09/2007]

Siaf:R!Rla funzione denita da

f(x) =( x

3q(logjxj)2sex6= 0;

1 sex= 0:

Dire per quali valori di2Rla funzionefsia continua e derivabile inx= 0. Negli altri casi classicare il tipo di discontinuita e di non derivabilita inx= 0.

Svolgimento.

Cominciamo a studiare la continuita difinx= 0.

fe continua inx= 0 se e solo se lim x!0f(x) =f(0): Si ha lim x!0f(x) = lim x!0x3q(logjxj)2= lim x!0x(logjxj)2=3= 0; trattandosi di un caso particolare del limite notevole lim x!0+x(logx)= 0;per ogni; >0:

Inoltre

f(0) =1:

Quindi,fe continua inx= 0 se e solo se

1 = 0;

ossia se e solo se = 1: Se6= 1, la funzionefpresenta inx= 0 una discontinuita eliminabile (in quanto limite sinistro e destro valgono entrambi 0, a dierenza dellaf(0), che vale invece (1)6= 0). Perche abbia senso studiare la derivabilita inx= 0, e anzitutto necessario riscrivere la funzione fcon= 1, ossia riscrivere continua la funzionef: f(x) =( x

3q(logjxj)2sex6= 0;

0 sex= 0:

Diamo due possibili modi di svolgimento dell'esercizio (il primo metodo ricorre al teorema del 10 limite della derivata; il secondo, invece, utilizza la denizione di derivata come limite del rap- porto incrementale).

Primo modo.

Controlliamo sefe derivabile o meno inx= 0 utilizzando il teorema del limite della deri- vata. Dovendo calcolare la derivata possiamo liberarci del valore assoluto, studiandone il segno del- l'argomento.

Poiche

jxj=( xsex >0 xsex <0; possiamo riscrivere la funzionefcome f(x) =8 >:x

3q(log(x))2sex <0;

0 sex= 0

x

3q(log(x))2sex >0:

Calcoliamone la derivata prima utilizzando le usuali regole.

Consideriamo ad esempio

x

3q(log(x))2=x(log(x))2=3:

Risulta

x(log(x))2=30= 1(log(x))2=3+x23 (log(x))1=31x(1) = = (log(x))2=3+2x3x(log(x))1=3= (log(x))2=3+23(log(x))1=3=

3q(log(x))2+23

3plog(x):

In maniera analoga, si trova

x(log(x))2=30=3q(log(x))2+23

3plog(x):

Pertanto si ha

11 f

0(x) =8

>>>>:3 q(log(x))2+23

3plog(x)sex <0

3 q(log(x))2+23

3plog(x)sex >0:

Calcoliamo, se esistono, limite sinistro e destro della derivata prima.

Operiamo, in sequenza, le seguenti sostituzioni:

y=x; t= logy; da cui y!0+; t! 1perx!0

Risulta, dai teoremi sui limiti,

lim x!0f0(x) = lim x!0(

3q(log(x))2+23

3plog(x))

= lim y!0+

3q(logy)2+23

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